Russia Fashion Week

C’è stata un’enfasi speciale sui giovani talenti durante la Mercedes-Benz Fashion Week in Russia (dall’ 11 al 16 Marzo) che ha anche ospitato la prima conferenza internazionale Fashion FUTURUM (14 e 15 Marzo) con tanto di oratori di spicco e organizzata dal Russian Fashion Council, (l’equivalente russo della Camera della Moda italiana). Tenutesi rispettivamente presso il Grand Manege e l’Hotel Metropol nel centro di Mosca, sia le sfilate che la conferenza hanno dimostrato fiducia nello stato attuale del modo di pensare la moda in Russia.

Durante la sua visita a Fashion Futurum, la conferenza che aveva come titolo guida ‘The New Generation of designers in fashion’, la Senior editor di Vogue Italia e Vogue Talents, Sara Maino ha parlato con gli studenti di moda e gli stilisti tracciando paralleli con le pratiche internazionali in materia di giovani talenti e nuove generazioni. ‘Gli stilisti che prevengono da paesi in cui la moda non è tra i settori prioritari di maggior interesse incontrano maggiori difficoltà anche se oggi giorno questi rappresentano anche i paesi più interessanti in cui andare alla ricerca di nuovi creativi di talento,” ha dichiarato Sara Maino.

Nel complesso, è stata certamente una mossa positiva quella di MBFW Russia di includere la presentazione di gruppo degli studenti della Scuola Superiore di Economia e dei Giovani Stilisti curata da Lena Karnauhova nel calendario principale dell’evento. Presentazione che ha mostrato grande potenziale in termini di ricerca concettuale. Le “citazioni”, sia che si riferiscano al passato culturale della Russia o una visione del futuro, sembrano essere il punto di partenza per la maggior parte dei giovani talenti che ha presentato le proprie collezioni durante questa settimana della moda.

Dasha Gauser è senza dubbio riuscita a far riportare alla memoria del pubblico internazionale giunto a Mosca la tavola periodica degli elementi di Mendeleev mentre un’altra giovane leva, Kseniaseraya, si tuffa nel passato per riportare con sé Pina Bausch e Yohji Yamamoto. Saint Tokyo reinterpreta i motivi tipici di Pavlovsky Posad su abiti trendy che lasciano le spalle scoperte. Nuovi o tradizionali, i simboli giocano un ruolo di rilievo nelle collezioni firmate dalle sorelle del marchio Vipers, che si ispirano alle fantasie anche per il loro logo, o la versione alchimista della famosa stella rossa del Cremlino proposta da Dimaneu.

Lo stesso ‘Dimaneu’ è stato citato da Sara Maino come ‘one to keep an eye on’, ovvero uno dei nomi da tenere d’occhio. Non sorprende quindi che il marchio sia anche il vincitore del concorso ‘Italy calls Russia’, un’iniziativa nata dalla collaborazione tra il Russian Fashion Council, MBFW Russia, l’azienda produttrice italiana Grazia Bagnaresi e Studio Zeta. Grazie alla vincita, il giovane marchio russo è riuscito a ottenere il supporto e i fondi necessari da prestigiosi partner italiani nonché l’opportunità di entrare nel mercato globale potendo attingere al miglior know-how.

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